Le rimodulazioni delle tariffe volute dall’Amministrazione comunale, e votatate all’unanimità in consiglio, sono state pensate per venire incontro ai cittadini residenti e ai proprietari delle attività colpite dal virus
Nei prossimi giorni i cittadini di Follonica riceveranno nella cassetta delle lettere la notifica del pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Come è noto, in base ai nuovi criteri introdotti da Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, la cifra in bolletta subirà una modifica rispetto al passato.Il Comune di Follonica, come tutti i comuni d’Italia, deve infatti adeguarsi alle indicazioni nazionali in materia di tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, che seguono nuove linee in ottemperanza delle politiche che sono state imposte a livello europeo per la tutela dell’ambiente. Per far fronte agli aumenti l’Amministrazione comunale di Follonica ha però disposto una redistribuzione della tariffa, tutelando i proprietari delle prime case e le attività, e ammortizzando in questo modo i costi. Una manovra, questa, che è stata sposata in pieno da tutto il Consiglio comunale che l’ha votata all’unanimità. Quest’anno il piano economico e finanziario ha infatti un peso di 7 milioni e 522 mila per Follonica, con un aumento di circa 500 mila euro rispetto al passato. Con l’intervento mirato la maggior parte dei cittadini non ha però risentito dell’aumento del 7% della tariffa.
«I nuovi criteri Arera penalizzano purtroppo tutti i Comuni d’Italia ma a Follonica ci siamo impegnati per limitare al massimo gli aumenti delle utenze domestiche della prima casa – spiega l’assessore al bilancio Francesco Ciompi – Questo significa che per i residenti l’aumento sarà decisamente contenuto, nonostante i rincari consistenti decisi da Arera».
La novità più importante, pensata per cercare di alleggerire il costo del servizio alle prime case e quindi ai cittadini residenti, è l’innalzamento a due componenti, e non più a uno solo, della tariffa Tari applicata alle seconde case. Fino ad oggi la tariffa per le seconde case era infatti calcolata automaticamente su un solo residente figurativo, un dato facilmente contestabile visto che moltissime case, sopratutto nei mesi estivi, sono frequentate da ben più di una sola persona.
«Abbiamo fissato il numero figurativo dei componenti delle seconde case a due – prosegue Ciompi – La scelta è stata dettata da un criterio di giustizia che ha trovato larga approvazione. Infatti, e vogliamo sottolinearlo, il nuovo regolamento è stato approvato all’unanimità, quindi con voto favorevole della maggioranza e delle minoranze, in sede di Consiglio comunale».
L’Amministrazione comunale ha inoltre cercato di dare un segno ancora più incisivo dando una risposta prima di tutto sociale alle famiglie con Isee più basso di 20 mila euro. I nuclei che ne hanno fatto richiesta hanno ricevuto un abbattimento della parte variabile della tassa del 50 percento. C’è poi un notevole intervento anche per le utenze non domestiche, con particolare attenzione alle attività più colpite dalla pandemia.
Il Comune ha poi fatto la sua parte con un intervento da 832 mila euro. Di questi, 452 mila euro sono gli avanzi del cosiddetto fondone del 2020 e 380 mila sono le attribuzioni del 2021. 250 mila euro sono stati impegnati per andare a coprire il conguaglio Tari del 2020, mentre il resto è stato utilizzato per agevolare sia il settore delle utenze domestiche che quello non domestico.