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L’Amministrazione comunale di Scarlino sta lavorando alla revisione del Piano operativo con il duplice obiettivo di riqualificare l’esistente e dare nuovo slancio al territorio. «Sin dal giorno della nomina – spiega il sindaco di Scarlino, Francesca Travison – il consigliere Cesare Spinelli sta lavorando quotidianamente con i funzionari comunali per dare un nuovo impulso a uno dei settori chiave di un territorio, l’Urbanistica. Le questioni aperte sono molte: da un lato dobbiamo riqualificare l’esistente, dall’altro dobbiamo necessariamente pensare al futuro, attraverso lo strumento del nuovo Piano operativo. Il consigliere e io abbiamo obiettivi chiari, a breve e lungo termine. Spinelli ha le competenze e l’entusiasmo per ricoprire il ruolo che gli ho affidato e saranno i fatti a dimostrarlo». L’attuale Amministrazione sta lavorando alla seconda fase della redazione del nuovo Piano operativo, adottato in Consiglio comunale nei mesi scorsi: all’ufficio Urbanistica sono arrivate 144 osservazioni che sono state suddivise per aree di interesse, conferendo la priorità alle istanze degli enti pubblici, Regione Toscana e Provincia di Grosseto in primis. «Per la fase delle contro deduzioni alle osservazioni – spiega Spinelli – abbiamo organizzato un gruppo di lavoro al quale partecipano, oltre a me, il progettista redattore del Piano operativo, l’architetto Graziano Massetani, il dirigente e responsabile dell’ufficio Urbanistica del Comune, l’architetto Patrizia Duccini, il sindaco Travison e i vari professionisti che hanno collaborato alla redazione dello strumento. È stato chiaro sin da subito che attraverso le osservazioni e l’indirizzo politico della nuova Amministrazione il Piano adottato nella passata legislatura sarà modificato in modo sostanziale. È in programma una riunione con i dirigenti regionali e i tecnici dell’ufficio Paesaggio per discutere assieme le osservazioni presentate dall’ente toscano così da velocizzare l’iter procedurale». L’impegno del consigliere Spinelli non è rivolto solo alla revisione dello strumento urbanistico: anche la riqualificazione dell’esistente è infatti tra le priorità che l’amministratore si è dato. «Non possiamo concentrarci solo sul Piano operativo – spiega il consigliere – la realtà di Scarlino non lo permette perché tanti sono gli interventi da mettere in atto in tempi brevi, così da dare ai cittadini e alle attività produttive quelle risposte che attendono da anni. Per questo abbiamo incontrato più volte i vertici della Promomar, gestore del complesso portuale Puntone, per aggiornare la convenzione del Piano regolatore del porto e valutare soluzioni concrete e rapide per la viabilità della frazione. Abbiamo riscontrato nei referenti della concessionaria l’intenzione e l’entusiasmo di collaborare con l’Amministrazione, che oggi è interlocutore attento e disponibile, per investire nelle opere urbanistiche e garantire così non solo uno sviluppo a La Marina di Scarlino ma a tutta l’area, con interventi volti alla riqualificazione delle strade e dei servizi». Altro importante obiettivo quello di portare a compimento i numerosi cantieri aperti e mai terminati presenti su tutto il territorio di Scarlino, oggi dei veri e propri scheletri edilizi. «Abbiamo già dato il via – continua Spinelli – alla procedura di escussione fideiussoria di una lottizzazione dichiarata fallita, così da poter completare le opere di urbanizzazione previste nella zona e, contemporaneamente, abbiamo provveduto a convocare la proprietà per incentivare l’ultimazione delle costruzioni, così da riqualificare la zona e dare un nuovo volto al territorio. Nelle prossime settimane il procedimento sarà esteso ad altre lottizzazioni, sempre con la stessa identica finalità. In queste settimane ho incontrato tanti cittadini, imprenditori ma anche rappresentanti di associazioni: la mia disponibilità e quella dei funzionari è totale, vogliamo affrontare il futuro coinvolgendo chi a Scarlino vive e lavora, perché solo così daremo nuovo slancio all’economia del nostro Comune, risolvendo criticità che purtroppo sono presenti nel territorio da troppo tempo».