Campiglia Marittima – VIVENDA SPA VINCE IL NUOVO BANDO DI GARA PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Più bio, dop, igp e filiera corta secondo le richieste della gara, mantenimento del personale, certificazione della cucina e costo invariato per gli utenti

Il Comune di Campiglia Marittima ha voluto puntare sull’alta qualità del servizio per l’affidamento della refezione scolastica che con la recente gara d’appalto ha visto Vivenda Spa come migliore offerente. Una gara nella quale il comune aveva deciso di dare l’80% del punteggio per l’offerta tecnica e solo il 20% per l’offerta economica. “Una scelta non banale, non scontata, fortemente voluta affinché la scelta del nuovo servizio fosse basata sulla qualità, sulla filiera corta, sugli investimenti strumentali e non sul prezzo” affermano in comune.

La sindaca Alberta Ticciati commenta i risultati ricercati e ottenuti con questa gara d’appalto: “Abbiamo costruito il capitolato di gara con grande attenzione, confrontandoci con le associazioni  di categoria e gli agricoltori del territorio per conoscere meglio il settore delle forniture con l’obiettivo di dare un servizio di qualità alle famiglie e beneficiando del buon rapporto con le aziende del nostro territorio di cui conosciamo le competenze. Sono ovviamente soddisfatta che la ditta vincitrice riesca a reperire i prodotti anche sul mercato del territorio, a dimostrazione che le nostre aziende garantiscono prodotti di qualità a prezzi sostenibili”.

Il costo per l’utenza rimane invariato rispetto al passato e non supera i 4,50 euro a pasto (le riduzioni sono stabilite secondo l’indicatore Isee e possono far scendere il costo fino a 3,00 euro) aumenta invece il costo del servizio a carico dell’amministrazione comunale, maggiore rispetto al precedente appalto per la più alta qualità richiesta e per l’aumento dei prezzi sul mercato.  Il Comune ha deciso di non caricare sui propri utenti questo costo aggiuntivo ritenendo quello della mensa un servizio fondamentale.

Annualmente il corrispettivo che il Comune di Campiglia Marittima verserà a Vivenda Spa sarà di 453.150,00 euro più Iva.

A tale proposito dichiara  l’assessore all’istruzione Iacopo Bernardini: “L’amministrazione comunale con la nuova gara ha voluto puntare decisamente sulla qualità, andando a premiare quei progetti tecnici che avessero previsto la fornitura di quantità di prodotti a filiera corta, agricoltura biologica, DOP e IGP ulteriori rispetto alle percentuali prescritte dai CAM (gli standard di prodotti, qualità e quantità richiesti dalla norma), nonché le proposte progettuali più rispondenti alle esigenze dell’amministrazione anche dal punto di vista organizzativo e delle migliorie tecniche e strutturali. Mi preme sottolineare che, sulla scorta di quanto illustrato, si andrà a garantire alle bambine ed ai bambini dei nostri plessi scolastici prodotti ancora più di qualità al medesimo costo per l’utenza”.

Massimiliano Leoni, Direttore di filiale Toscana per la Vivenda Spa, dichiara: “La collaborazione con il comune di Campiglia Marittima dura ormai da più di 10 anni e tale continuità è un connotato di cui andiamo fieri che ci consente di impostare un lavoro lungimirante. Le reciproche aspettative hanno sempre trovato sintonia nella ricerca di un risultato che soddisfi anzitutto i piccoli utenti e le rispettive famiglie. Peraltro, questo nuovo corso temporale ci consentirà di riqualificare il centro cottura, certificandolo secondo i migliori standard di sicurezza e qualità, facendone un esempio fulgido di efficienza che possa rimanere un patrimonio del territorio”.

Vivenda Spa si riconferma per i prossimi 3 anni (con possibile opzione per ulteriori 3 anni) nella gestione del servizio di ristorazione, in una continuità che dura da più di due lustri. L’azienda con sede territoriale in Toscana nella provincia di Siena, appartenente al Gruppo La Cascina Cooperativa che eroga complessivamente oltre 20mila pasti al giorno a beneficio della popolazione scolastica di varie località toscane, continuerà a gestire il servizio ristorativo per il comune di Campiglia Marittima nei vari plessi ricadenti nell’Istituto Comprensivo “G. Marconi” oltreché nei due asili comunali, per un totale di circa mille ragazzi.

Molte le novità caratterizzanti il nuovo affidamento. Vivenda spa garantirà il piano dietetico validato dal servizio pubblico territoriale mediante utilizzo di materie di prima qualità, molte delle quali – secondo percentuali prefissate – provenienti dalla filiera corta regionale toscana oltre ad essere connotate dal pregio bio, dop ed igp secondo le prescrizioni capitolari e le direttive del Green public procurement.

La filiera corta, ovvero l’acquisto di prodotti forniti con il minor numero di passaggi, è l’asse su cui l’amministrazione comunale ha inteso connotare il nuovo affidamento, così come la ricerca della qualità alimentare con percentuali maggiori del minimo previsto per legge sull’asse del pregio (bio, dop, igp), e il cosiddetto “km 0”, ovvero una distanza tra terreno coltivato/ sito dell’allevamento e centro di cottura di 200 Km, il tutto per una tavola di  eccellenza.

Il capitolato è Green anche per la scelta di soluzioni tese all’abbattimento dei residui in materiale plastico ed ecosostenibili. In questa direzione, la scelta di ovviare alla fornitura di acqua per i dipendenti e nelle sedi comunali mediante cd ‘beverini’, dotati di filtri ecocompatibili a carboni attivi (anche i pasti dei dipendenti comunali nei giorni in cui per l’orario di lavoro è previsto il pasto sono forniti da Vivenda).

Infine, Vivenda SpA si farà carico e curerà la riqualificazione del layout della cucina comunale (tra le quali opere il pavimento di circa 300 mq), allineandola alle nuove esigenze in materia di sicurezza alimentare e vitto speciale per il caso di intolleranze o allergie. La società attiverà la procedura per il rilascio e l’ottenimento delle certificazioni aziendali Iso 9001 e 22000 (Sicurezza alimentare) per la cucina comunale di Venturina Terme, facendone un punto di riferimento per l’intero territorio provinciale.  Vivenda S.p.A. confermerà e darà continuità alla base occupazionale impegnata nell’appalto, allargandola ove previsto con le figure carenti.

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