Il Gruppo 2019 eletto a Campiglia ricorda che l’emergenza Coronavirus ha sospeso tutto, compreso il percorso di apertura della Parchi Val di Cornia. Naturalmente, le dinamiche politiche che avevano determinato una profonda spaccatura all’interno dei Comuni soci, resistono e pare abbiano prodotto l’effetto che ci si attendeva. San Vincenzo ha affidato Rimigliano alla gestione dell’azienda che tratta i rifiuti, il che rende superfluo ogni commento, Piombino ha avviato la stagione aprendo i musei sul suo territorio comunale con un’inaugurazione cui erano presenti solo i responsabili piombinesi, Campiglia non ha ancora sottoscritto il contratto di servizio, di cui ovviamente le opposizioni nulla sanno, e continua a sollevare obiezioni sul CdA nominato ormai mesi fa.
Inutile ricordare le decisioni folli negli ultimi dieci anni almeno, minando alla base l’autonomia gestionale ed economica dell’azienda e, cosa ancor più grave, radicando nelle Amministrazioni la convinzione che il sistema dei parchi non esistesse più e che ognuno fosse responsabile per il proprio pezzetto. Ma è evidente che per quest’anno i giochi sono fatti e impuntarsi come fa il Comune di Campiglia è sbagliato e rischioso perché il sito di San Silvestro ha bisogno di avere garanzie immediate sulla stagione in corso ed è da escludere che Campiglia possa fare a meno della Parchi evenienza sciagurata per cui non avrebbe neppure le risorse.
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