I posti letto covid saranno attivi dal 4 gennaio e non dal 4 dicembre come erroneamente scritto nel comunicato stampa precedente
Campiglia Marittima, 2 gennaio 2022 – La situazione di “emergenza”, che si è venuta a creare negli ultimi giorni rispetto alla “quarta ondata” della pandemia da Covid-19, sta nuovamente mettendo a dura prova gli ospedali del nostro territorio.
Proprio per alleggerire le strutture ospedaliere, tenendo anche conto dei risultati estremamente positivi raggiunti dall’équipe del centro di Campiglia Marittima nella gestione clinico-assistenziale e riabilitativa dei pazienti Covid positivi, da martedì 4 gennaio, 12 posti letto saranno nuovamente destinati a coloro che sono in dimissione dai reparti ospedalieri non ancora negativizzati e, soprattutto con bisogni riabilitativi. Ovviamene in caso di necessità e, su indicazione dell’unità di crisi aziendale, i posti letto potranno essere raddoppiati.
A Campiglia Marittima verranno assistiti i pazienti asintomatici o paucisintomatici, ormai stabili dal punto di vista clinico, che si trovano in ospedale per altre ragioni (frattura di femore, ictus, ecc.) e quelli che, raggiunta la stabilità clinica, non sono in grado di rientrare a domicilio perché necessitano di un periodo di riabilitazione.
Inoltre a Campiglia, grazie agli investimenti per lavori strutturali terminati nel 2021 e realizzati sulla base delle indicazioni delle diverse procedure aziendali rispetto alle norme di sicurezza e di accreditamento, potranno essere svolte in totale sicurezza tutte le attività, inclusa quella di riabilitazione ambulatoriale. Infatti, è attivo il servizio di vigilanza e di check-point ed è garantita la totale separazione degli ambienti covid rispetto a quelli destinati agli altri servizi del Centro Polifunzionale (salute mentale, poliambulatorio, CUP, servizio sociale, centro prelievi e Centro Ortoprotesico Toscano).
Per il periodo emergenziale, sarà sospesa la degenza riabilitativa no-covid che verrà comunque garantita grazie alla collaborazione con le strutture private accreditate.
Infine è importante precisare che, sebbene la pressione sulle terapie intensive sia minore rispetto al passato e i quadri più gravi, meno numerosi, siano quasi esclusivamente sviluppati da persone non-vaccinate, il numero di pazienti Covid ricoverati negli altri reparti sta diventando importante così come la casistica di persone fragili e disabili. L’istituzione dei primi 12 posti letto permetterà una più efficace assistenza riducendo l’ospedalizzazione dei pazienti fragili, per i quali prolungare la permanenza nei reparti solo a causa della loro positività potrebbe causare un’ulteriore riduzione dell’autonomia.