C’è un gran movimento tra i ristoratori ed i baristi in vista della data del 18 maggio giorno fissato per l’apertura dei locali di questa categoria. L’oggetto del contendere non è nella riapertura ma piuttosto nelle modalità in cui questa attività deve essere svolta.
La Federazione italiana dei pubblici esercizi ha fatto uno studio se si dovessero rispettare le indicazioni emanate in proposito, si perderebbe nei ristoranti italiani molti posti operativi, in particolare nei centri storci dove i posti all’interno sono già modesti ed inoltre, in molti casi, non esiste la possibilità di svolgere l’attività di ristorazione sul suolo pubblico. In questa situazione lo studio stima la perdita dell’operatività dal 40 al 60% dei posti disponibili sino ad oggi prima dell’emergenza Covid. Per gli ombrelloni la questione si potrebbe rimediare con l’aumento di un’ulteriore parte di spiaggia ma un aumento di ulteriore arenile non dovrebbe incidere sull’aumento della cifra del canone demaniale, almeno per questa stagione balneare.
Il giorno 18 è ormai alle porte ed eventuali rimedi non potranno tardare ulteriormente.
La voce della tua Città